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Social Media Branding: The Complete Cheat Sheet For Sizing

Social Media Branding: The Complete Cheat Sheet For Sizing | Creative_me | Scoop.it
The complete guide to all the social media branding graphic sizes and formats. Text descriptions, graphics and infographics for all social dimensions.
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Sviste sui social network: i 3 soggetti che vorresti evitare

Sviste sui social network: i 3 soggetti che vorresti evitare | Creative_me | Scoop.it
Alessandro Rea's insight:
Avere delle sviste sui social network è facilissimo: con tutte le distrazioni, la fretta e la marea di informazioni che passano sotto ai nostri occhi è impossibile non cadere in fallo ogni tanto. Sbagliamo tutti e di tutto: date, nomi, parole in altre lingue, a volte ci dimentichiamo sostantivi e preposizioni, altre addirittura pubblichiamo un contenuto due volte. Non basta quel momento di solitudine nel quale ti accorgi che hai sbagliato e cerchi di rimediare nonostante il browser lentissimo: ogni utente ha il suo correttore personale, quella persona che sbuca fuori quando fiuta un errore di grammatica. Tu sbagli a scrivere ed è lì che appare: il professore, colui che hai fra gli amici di Facebook o tra i follower di Twitter, quella persona con la quale non hai mai scambiato un’acca ma che non appena scrivi un termine errato salta fuori con un balzo da felino pronto a condannarti a morte dall’alto della sua perfezione. Diciamocelo: i social media, in particolare i social network e nella fattispecie le nostre liste di contatti pullulano di gente che si deve dare una calmata…Niente di personale, ma se alle 5:00 di mattina scrivo “Buongiorro” anziché “Buongiorno” non puoi bacchettarmi correggendomi con un commento “Mi sa che hai sbagliato a scrivere”. Ma dai? Rilassati amico, me ne sono accorta: sappi che su Facebook il 100% della gente ammira i propri post un secondo dopo averli pubblicati, lo fai anche tu e sgarri anche tu e io non sono lì a fartelo notare… Il professore sui social è una persona che in fondo gode a correggere gli errori altrui: si tratta di una specie così evoluta che ormai ne possiamo abbozzare le prime categorizzazioni antropologiche.Prendiamo l’esempio di prima: mi alzo la mattina, instagrammo il mio caffè e sotto scrivo “Buongiorro a tutti! #GoodMorning”. Le tipologie di professore che potrei incontrare sono tre: 1) L’amicone teneroneQuello che commenta facendoti notare l’errore in maniera giocosa, magari corredando il commento con una battuta allegra che ironizza sul fatto che anche lui a volte sbaglia a scrivere sui social. Ti fa notare l’errore ma si mette alla pari con te. In fondo non vuole fare il professore ma rimane comunque uno che ti corregge delle sviste e che non ci ha un cacchio da fare alle 7:00 di mattina.Correzione tipo: “BuongioRRo? Scrivi come me quando mi sono ubriacato alla festa di Sant’Oronzo! ” 2) Il nervosettoQuello che commenta per primo in maniera acida e nervosa, come se la tua svista, il tuo “Buongiorro”, gli avesse rovinato la giornata o fatto andare di storto il caffè. Il nervosetto odia l’errore, probabilmente al suo primo approccio col pc ha subito un trauma di qualche tipo con i refusi e non riesce proprio a mandare giù queste cose.Correzione tipo: “Si certo. BUONGIORRO. Mi sa che quel caffè te lo devi fà doppio”. 3) Lo stronzoLo stronzo è un tuttologo che interagisce con te sui social solo ed esclusivamente per correggerti; è di paladino della lingua italiana, un Wikipedioman, pronto a soccorrere il tuo italiano pessimo o la tua scarsa cultura con nozioni assolutamente inutili e spesso con maniere da cafone.Lo stronzo ti colpisce quando meno te lo aspetti e la sua caratteristica fondamentale è prendere il tuo errore come pretesto per ingigantire la questione ed accusarti di gravi mancanze a livello esistenziale. Guarda con disappunto il tuo caffè instagrammato con la scritta “Buongiorro a tutti! #GoodMorning” e te la fa pagare. Perché per lui è inammissibile un tale comportamento.Correzione tipo: “Ma che senso ha scrivere “Buongiorno” con accanto “#GoodMorning”? Forse prima di usare gli hashtag dovresti ripassare il dizionario(vedi: buongiorro)…E comunque Instagram va saputo usare tesoro”. Le tre tipologie di professore convivono e si amalgamo fra i contatti della tua lista di amici/follower, non te ne libererai mai. Tutti hanno almeno un amico rompiscatole che sbuca fuori per correggerti, guardati attorno, se tu non ne hai neanche uno significa che quell’amico rompipalle sei tu
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Rescooped by Alessandro Rea from Better know and better use Social Media today (facebook, twitter...)
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The #Selfie Syndrome – Is Social Media Making Us All Narcissistic? [INFOGRAPHIC]

The #Selfie Syndrome – Is Social Media Making Us All Narcissistic? [INFOGRAPHIC] | Creative_me | Scoop.it

The selfie, a very modern phenomenon where users take pictures of themselves that they then submit to one or more social media sites, seems harmless enough. After all, what’s wrong with sharing a photo showing us off at our best?

And sharing selfies is something that many of us like to do: hundreds of millions of self-shots get sent and exchanged on Facebook, Twitter, Instagram and Snapchat each and every day. But what if this is all indicative of something more troubling? What if the selfie overload points to a growing narcissism in our culture?

Check the infographic below for all the details, which comes courtesy of The Best Computer Science Schools.


Via Mau
Florence Boy's curator insight, December 3, 2013 4:50 AM

Phénomène tout à fait observable empiriquement autour de soi... mais bon, si certains en ont besoin, c'est sans doute qu'ils manquent de reconnaissance !

Francissen Textwriting En Uebersetzung's curator insight, January 9, 2014 2:27 AM

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